Le 4 “start-up” skills per lavorare come libero-professionista

Vediamo di quali skills c’è bisogno per lavorare come liberi professionisti. 

Per lavorare come libero-professionista oggi, è importante:

1) saper individuare un bisogno o un problema che le persone non riescono ad affrontare

L’attuale mondo del lavoro libero professionale funziona per ambiti circoscritti, quindi non è opportuno immettersi in modo generico, come psicologo-tuttologo, ma è preferibile individuare una nicchia specifica.

2) predisporre un servizio che aiuti ad affrontare quel problema

Un servizio che si distingua da quelli già esistenti, che abbia una sua caratteristica specifica, il che non significa che debba essere il migliore in assoluto, ma che si distingua per una sua peculiarità.

3) creare un brand che identifichi quel servizio, ad esempio trovando un nome e un logo che possa aiutare le persone a memorizzarlo facilmente

Il sistema cognitivo delle persone oggi è sovraccarico e si fa fatica a ricordarsi nome e cognome del professionista. Meglio puntare su un nome creativo che identifichi il tuo servizio specifico.

4) creare valore intorno a quel brand. Come? Offrendo contenuti, articoli e assaggi sia online che sul territorio, per aiutare le persone a fidarsi e a capire se quel servizio sia utile a loro.

Queste operazioni sono da ripetere ciclicamente, perché i brand non sono eterni.

Una volta lanciati, magari si sviluppano, ma poi muoiono, spesso nel giro di pochi anni.

Se resistono, vanno comunque sempre rinnovati, provvedendo a periodici rinfreschi e “re-branding”.

Quindi, le competenze per avviarsi, che si potrebbero definire “start-up skills”.

Non sono utili sono nel primo avvio, quando si inizia a lavorare da psicologi liberi professionisti.

Sono da ripetere durante i continui avvii di cui è costellato oggi il lavoro di libero professionista.