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Psicologia Unicusano e studenti lavoratori
Unicusano è un’ottima università telematica, più giovane della Marconi, ma che ha saputo costruirsi una buona reputazione. Gli studenti di Psicologia, come spesso accade nelle telematiche, sono in buona parte adulti e/o lavoratori, che quindi hanno spesso poco tempo, a causa degli impegni lavorativi e familiari.
Ho conosciuto anche molti professionisti di chiara fama che hanno scelto questa università, perché lavoravano in ambiti affini alla Psicologia, avevano lauree in altri ambiti e volevano quindi E anche tanti studenti adulti per i quali la laurea in Psicologia era un plus, perché aggiunta come componente trasversale del loro profilo culturale e professionale.
La difficoltà maggiore è quella della tesi, perché un conto è preparare un esame, un conto è scrivere un lungo saggio, con uno stile scientifico, elaborando materiali soprattutto dall’inglese.
Al momento della tesi, ai laureandi viene dato un regolamento apposito, su come deve strutturarsi l’elaborato, ma ciò non basta per affrontare questa prova.
Proposta di progetto di Tesi in psicologia Unicusano
Per laurearsi in Psicologia, come in tutte le altre università, occorre contattare potenziali relatori, per chiedere la loro disponibilità, e sottoporre alla loro attenzione una proposta strutturata dell’argomento che si intende trattare.
Spesso occorre contattare più potenziali Relatori, prima di trovarne uno che abbia posto.
Quindi, occorre anche elaborare più proposte, una per ogni potenziale Relatore, per dimostrare di avere le idee chiare, di aver consultato gli archivi scientifici e di aver trovato fonti sufficienti a trattare l’argomento scelto.
Ciò implica suddividere l’argomento in Capitoli e paragrafi, per quanto provvisori, sempre basati sugli articoli di ricerca trovati, che costituiranno una bibliografia di base.
Questa è un’operazione lunga e complessa che richiede tempo e dimestichezza con gli articoli di ricerca, cosa che il laureando medio non ha, perché durante 5 anni, raramente nelle università si viene formati e affiancati in attività di interrogazione degli archivi scientifici, selezione degli articoli stessi, elaborazione critica.
Si potrebbe dire, parafrasando un certo proverbio, che la preparazione della proposta di tesi, è essa stessa la tesi!
Tesi di laurea triennale in Psicologia Unicusano: lunghezza e struttura
La lunghezza della tesi triennale in Psicologia Unicusano è di circa 70-80 pagine.
Si tratta di una tesi più lunga della media delle tesi triennali, che è di 30 pagine.
Certamente, occorre considerare che l’impaginazione Unicusano non è standard, ma presenta margini molto larghi.
Infatti, 70 pagine, impaginate come da regolamento tesi Unicusano, equivalgono a circa 55 pagine in standard editoriale, cioè con i margini di 3 e l’interlinea 1,5.
Come indica il regolamento Unicusano, la tesi magistrale in Psicologia si deve articolare nel modo seguente:
- indice che deve evidenziare la struttura dell’elaborato;
- introduzione che deve illustrare finalità e contenuti del lavoro;
- 3 capitoli suddivisi almeno in 4 -5 paragrafi, il cui testo deve essere corredato da note a piè di pagina in cui si citano monografie, articoli e altri documenti ai quali si è fatto riferimento, virgolettando i passi che vengono riportati nel testo o nelle note stesse;
- conclusioni
- bibliografia e sitografia, in cui si riportano esclusivamente gli Autori e i siti indicati nelle note a piè di pagina.
Ovviamente, si tratta di una struttura di massima, che può variare in base all’argomento e a quanto concordato con il proprio Relatore.
Tesi di laurea magistrale in Psicologia Unicusano: lunghezza e struttura
La lunghezza della tesi magistrale in Psicologia Unicusano è di circa 110-130 pagine.
110 pagine, impaginate come da regolamento tesi Unicusano, equivalgono a circa 85 pagine in standard editoriale, cioè con i margini di 3 e l’interlinea 1,5.
Come indica il regolamento Unicusano, la tesi magistrale in Psicologia si deve articolare nel modo seguente:
- indice che deve evidenziare la struttura dell’elaborato;
- introduzione che deve illustrare finalità e contenuti del lavoro;
- 4 capitoli suddivisi almeno in 4 -5 paragrafi, il cui testo deve essere corredato da note a piè di pagina in cui si citano monografie, articoli e altri documenti ai quali si è fatto riferimento, virgolettando i passi che vengono riportati nel testo o nelle note stesse;
- conclusioni;
- bibliografia e sitografia, in cui si riportano esclusivamente gli Autori e i siti indicati nelle note a piè di pagina.
Difficoltà incontrate dagli studenti-lavoratori di Psicologia Unicusano
Le difficoltà che ho riscontrato negli studenti Unicusano alle prese con la tesi in Psicologia sono comuni agli studenti-lavoratori di tante altre università, cioè:
– difficoltà a trovare un Relatore disponibile: spesso sono tutti pieni e occorre contattarne tanti per trovare un posto libero. Ciò significa spesso dover cambiare ogni volta argomento e strutturate una diversa proposta, coerente con la disciplina insegnata;
– difficoltà nell’individuazione di articoli di ricerca, perché non conoscono gli archivi scientifici e nessuno ha mai spiegato loro quali siano e come si debba selezionare un articolo. Ho predisposto anche brevi video in cui spiego queste operazioni preliminari importanti, perché la tesi, soprattutto magistrale, deve basarsi su articoli di ricerca;
– difficoltà nell’elaborazione degli articoli di ricerca: anche questa operazione non viene mai spiegata durante i 5 anni, in quasi nessuna università, ma viene poi pretesa al momento della tesi;
– creazione di un progetto di tesi da presentare al relatore, con indice, suddivisione dei capitoli e bibliografia iniziale, perché per farlo, occorre avere ben presente cosa dice la letteratura scientifica su un argomento e ciò comporta aver visionato decine e decine di articoli di ricerca, operazione complessa e che richiede molto tempo che gli studenti lavoratori non hanno;
– il relatore non sempre affianca lo studente nella ricerca di articoli, nella selezione e analisi degli stessi, nella strutturazione di un indice e nella formattazione della bibliografia, perché sono operazioni che si dà per scontato che il laureando faccia in autonomia.
Ma come fa a fare queste operazioni, se nessuno gliele ha mai spiegate e nessuno lo ha mai affiancato nel farle?
Formattazione delle fonti nelle tesi di Psicologia Unicusano
Ho scoperto la modalità di formattazione delle tesi in Psicologia Unicusano perché mi è capitato che studenti lavoratori mi contattassero solo per questo aspetto!
In effetti è davvero articolato.
Unicusano non adotta la formattazione secondo lo standard APA, di cui ho parlato qui, ma adotta sue specifiche modalità.
Per ogni singola fonte, costituita ad esempio da un articolo di ricerca, occorre fare in sequenza queste operazioni:
– trascrivere la fonte completa direttamente dall’articolo di ricerca, spesso fornita di default secondo le regola APA
– togliere la virgola che separa cognome e nome di ogni autore (spesso sono tanti autori)
– togliere la & che separa l’ultimo e penultimo autore
– mettere in maiuscolo il cognome di ogni autore
– togliere le parentesi all’anno, messo dopo gli autori
– mettere la virgola dopo l’ultimo autore
– togliere le parentesi che racchiudono l’anno di pubblicazione
– spostare l’anno di pubblicazione prima delle pagine poste alla fine
– mettere in corsivo il titolo dell’articolo
– aggiungere la virgola
– mettere tra virgolette il nome della rivista
– aggiungere la virgola
– togliere le parentesi che separano volume e numero dell’articolo
– mettere vol. davanti al volume dell’articolo
– aggiungere la virgola
– mettere n. davanti al numero dell’articolo,
– aggiungere la virgola
– mettere pp. prima dei numeri di pagina
La sequenza va ripetuta, a mano, per ogni articolo di ricerca. Per una magistrale le fonti citate possono essere anche 100!
Questa è una minuzia molto importante, che sottrae però tante energie, e già sono poche, ma vanno destinate alla stesura.
Ciò rende tortuosa e prolissa la cura degli aspetti formali.
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