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TFA: guida alla tesina di specializzazione sul sostegno e alla relazione di tirocinio

Cosa scrivere e gli errori da evitare


I 3 lavori da consegnare:

Alla fine del TFA, bisogna preparare una tesina, una relazione di tirocinio e un prodotto multimediale.

Sono i 3 lavori richiesti dal Ministero, per tutte le sedi, ma ogni sede può impostarli come vuole.

Alcune sedi li accorpano in un unico file.

Altre sedi preferiscono tenerli distinti in 3 file.

Anche la lunghezza e la struttura variano in base alle sedi.

Ecco le informazioni:

1) Tesina TFA

La tesina del TFA è definita anche “elaborato teorico”, “approfondimento teorico” o “tesi di specializzazione”.

Ogni sede può chiamarla in modi diversi, ma si tratta sempre della parte teorico-scientifica in cui generalmente si descrive una disabilità, le metodologie inclusive per alunni con quella disabilità, il ruolo dell’insegnante di sostegno.

La patologia che viene descritta può essere quella del bambino seguito al tirocinio, per dare continuità e coerenza tra tesina e relazione di tirocinio, ma non è necessario.

Altrimenti troppe persone finirebbero per trattare autismo o disabilità intellettiva e i commissari si annoiano a sentire sempre le stesse patologie.

Un errore frequente è dare un taglio clinico alla tesina, che non è una tesina di psicologia.

La tesina del TFA deve avere un taglio pedagogico e didattico piuttosto che clinico.

Oltre a focalizzare una patologia, è possibile focalizzare una tematica, ad esempio la motivazione all’apprendimento, o una problematica, ad esempio la gestione della classe.

Ecco come procedere per la stesura:

Come scegliere l’argomento

Vediamo quali argomenti preferire nella tesina TFA e quali evitare perché troppo sfruttati e ripetitivi:

Dove prendere i materiali

La tesina del TFA non si copia da internet, ma richiede la consultazione di libri e soprattutto di ricerche scientifiche, per dare valore alla trattazione e non ridurla a un riassuntino.

Cosa scrivere

Ecco i punti importanti da trattare nella tesina TFA:

2) Relazione di tirocinio TFA

Anche la relazione di tirocinio del TFA varia come struttura e lunghezza in base alle sedi.

Generalmente, include sempre anche un’UDA (Unità Didattica di Apprendimento), possibilmente interdisciplinare e assolutamente inclusiva, perché pensata per coinvolgere anche i compagni di classe e non solo rivolta al bambino seguito al tirocinio.

Alcune sedi non vogliono chiamarla UDA e preferiscono “project work” o usano altri nomi più o meno fantasiosi.

UDA e progetti inclusivi

Purtroppo, tante UDA bellissime “sulla carta” non sono realistiche e non sempre possono essere davvero realizzate.

Questo perché la realtà delle classi e della scuola è ben più dura di quanto decantato nei TFA.

Leggi i seguenti articoli sulle UDA:

Metodologie didattiche

Un aspetto importante, che rende inclusiva l’UDA e viene quindi valutato, è quello delle metodologie didattiche, ben più dell’argomento su cui è incentrata l’UDA.

Lo sforzo che si cerca di fare è andare oltre la lezione frontale, innovando le modalità di insegnamento e di apprendimento, per renderle coinvolgenti e pratiche.

Non esiste solo il cooperative learning! Ormai i commissari del TFA non ne possono più si sentirlo.

Esistono tante altre metodologie, eccone alcune:

3) Prodotto multimediale – TIC

Nell’UDA, è bene realizzare un prodotto multimediale, da mostrare e/o resocontare.

Molte sedi, infatti, prevedono anche un’apposita relazione su tale prodotto.

Indicazioni per le diverse sedi TFA

Questo elenco sarà aggiornato man mano che verranno creati articoli specifici su come scrivere i lavori finali del TFA, dato che ogni sede li imposta a modo suo:

Fare attenzione a stile e plagio

Nella tesina di specializzazione del TFA e nella relazione di tirocinio, sono importanti anche aspetti formali.

L’impaginazione deve rispecchiare il regolamento di ciascuna università.

Lo stile deve rispettare almeno la grammatica: non tutti gli insegnanti di sostegno sono laureati in Lettere e non serve una laurea in Lettere per scrivere con decenza, però si vedono tante tesine “tirate via”, con errori grossolani, dovuti alla fretta e al sovraccarico.

Si leggono elaborati davvero imbarazzanti, se non ridotti a collage di pezzi copia-incolla di cui non viene neanche uniformata la formattazione.

Attenzione quindi, perché il diavolo è nei dettagli (the evil is in the details).

La bibliografia poi va formattata correttamente, come vuole il regolamento.

Infine, occorre fare attenzione ai software antiplagio.

I copia-incolla vengono segnalati dal software antiplagio in dotazione pressoché in tutte le sedi.

No, quelli gratuiti non sono affidabili, altrimenti le università non utilizzerebbero quelli a pagamento, cioè Compilatio o Turnitin.

Gli altri sono praticamente niente al confronto e non affidabili, a maggior ragione se gratuiti.

Eccome come funzionano i software antiplagio:

Dopo il TFA: l’anno di prova

Dopo il TFA, i sacrifici non sono finiti.

C’è l’anno di prova, in cui scrivere altri lavori, come il bilancio di competenze iniziale e finale, il curriculum formativo e il progetto di UDA finale.

Ecco alcune indicazioni:

Aiuto per Tesina TFA e relazione di tirocinio

Se lavori e hai poco tempo, chiedi alla tutor e al team 110eLode.Net un aiuto per la stesura della tesina TFA e della relazione di tirocinio. Contattaci qui.