Queste sono 3 fonti da evitare nella bibliografia delle tesi di laurea
1) Wikipedia
Le tesi di laurea NON si scrivono consultando siti internet, in particolare Wikipedia.
Quest’ultima è una enciclopedia collettiva.
Vuol dire che è fatta da utenti. Chiunque può aggiungere una voce.
Anche se i redattori volontari sono scrupolosi e ci sono diversi controlli incrociati per garantire precisione, non si può assimilare a una fonte scientifica.
Non è adatta a una tesi di laurea.
2) Siti internet
Le tesi di laurea NON si scrivono consultando siti internet, blog o portali vari, anche a tema.
Non si possono considerare fonti scientifiche, anche se alcuni articoli li hanno scritti medici, psicologi o professionisti famosi e apprezzati.
Al massimo si possono riportare riferimenti ad alcuni siti ufficiali di enti e organismi nazionali o internazionali.
Ad esempio, il sito del Miur, il sito dell’ONU o il sito dell’APA, perché sono organi ufficiali e istituzionali, ma comunque possono servire solo per fare qualche riferimento.
3) Libri e articoli troppo vecchi
Non si possono scrivere tesi di laurea consultando articoli scientifici e libri…ma troppo vecchi.
La ricerca progredisce sempre. Le conoscenze diventano subito obsolete.
Una bibliografia con testi e articoli degli anni settanta e ottanta è troppo vecchia e superata.
Ci sono relatori che, per le tesi di laurea, esigono fonti degli ultimi 3 anni.
Altri che tollerano quelle degli ultimi 10 anni.
Procedere oltre, significa attingere a conoscenze ormai superate, che non fanno buona impressione sui commissari.
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