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Le Carte di Propp sono uno strumento didattico e di crescita personale, utilizzato spesso nella metodologia dello storytelling.


Cosa sono le Carte di Propp

Le Carte di Propp sono un mazzo di carte che raffigurano ciascuna una specifica funzione all’interno di una storia.

Ogni carta è numerata e presenta il nome della funzione e le caratteristiche della stessa, spiegando in cosa consiste.

Esse possono essere utilizzate da soli o all’interno del gruppo-classe, anche a fini inclusivi.

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Quante sono le funzioni di Propp

Le Carte di Propp consentono di creare storie sulla base della teoria morfologica di Propp.

Ad esempio, la carta “eroe” definisce i tratti principali e ricorrenti di questo personaggio, esposti non con lo scopo di vincolare la fantasia del narratore, ma di fornirgli degli elementi da cui partire per iniziare a elaborare la storia.

Parallelamente, è possibile stabilire i ruoli del racconto, cioè le funzioni che ciascun personaggio andrà a svolgere e che consentono di identificare delle traiettorie evolutive prestabilite, sia per l’eroe che per le altre figure.

Tra di esse, le più comuni sono appunto l’“eroe”, il “falso eroe”, il “mandante”, il “donatore”, la “persona ricercata”, l’“aiutante” e l’“antagonista”.

Queste funzioni non sono univoche, poiché spesso i personaggi rivestono doppi ruoli o possono cambiare nel corso della storia, assumendo un ruolo diverso da quello con cui si erano presentati.

Queste figure archetipiche tendono a presentarsi in tutte le narrazioni, perché consentono all’intreccio di svilupparsi e di evolversi, tuttavia tale evoluzione è affidata a numerose variabili, che possono essere combinate in modi diversi, sfruttando il principio delle carte.

Infatti, ciascuna carta denota una specifica funzione o sequenza, la quale, associata ad altre, determina svolgimenti dell’intreccio differenti a seconda delle scelte del narratore.

Dunque, questo strumento presenta una struttura flessibile, che fornisce delle regole e una traccia da cui partire all’adolescente ma, proprio per questo, stimola la sua fantasia e creatività, permettendogli di riversare, all’interno di queste sequenze archetipiche, la propria visione soggettiva dello sviluppo narrativo.

Quante sono le Carte di Propp

Le carte sono ordinate in 5 gruppi, ognuno dei quali presenta un colore diverso, corrispondente alle fasi del viaggio dell’eroe.

Le fasi della costruzione del racconto

La prima fase corrisponde alla situazione iniziale, o antefatto, in cui vengono a crearsi le condizioni per il viaggio, attraverso la rottura dell’equilibrio familiare, sentimentale o sociale.

La seconda fase coincide con la partenza dell’eroe e con l’inizio del viaggio, di solito in seguito a un evento specifico, come la “ricerca” o l’“allontanamento” da parte del nucleo familiare.

La terza fase vede lo sviluppo della storia e le peripezie dell’eroe, in cui egli è chiamato ad affrontare alcune prove, interagendo con personaggi che possono fornirgli aiuto e consigli (aiutanti, maestri) oppure ostacolarlo nel raggiungimento del suo scopo (antagonista).

Nella quarta fase, l’eroe fa ritorno a casa, dopo aver terminato il proprio viaggio iniziatico e aver quindi raggiunto una maggiore maturità.

Infine, vi è la conclusione, in cui le condizioni di tranquillità iniziali vengono ristabilite.

In questa fase finale, ad esempio, il protagonista si ricongiunge con la famiglia, o crea una nuova famiglia.

Come si gioca con le Carte di Propp

Le Carte di Propp hanno una funzione educativa, di crescita.

In primo luogo, l’alunno è chiamato a cercare la prima carta, che definisce il soggetto della storia da raccontare.

Successivamente, si pescano due carte: la prima è utile a ricostruire l’antefatto, cioè gli eventi che hanno portato alla situazione descritta dalla carta, mentre la seconda è utile per ricostruire gli eventi successivi.

Ogni carta può rappresentare una fase del racconto.

In alternativa, è possibile pescare delle carte in modo casuale, o limitarsi a un numero ridotto di carte, in modo da stimolare ulteriormente la fantasia.

Attraverso le diverse sequenze pescate, è possibile ricostruire l’intreccio, sempre in modo flessibile e libero.

In seguito, vengono pescate altre carte, che forniscono spunti da cui partire per continuare a elaborare la storia, fino a raggiungere la conclusione.

Questo procedimento può anche essere seguito in gruppo, elaborando storie parallele oppure intrecciandole in una storia comune.

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Sono Stella Di Giorgio, psicologa e tutor per studenti lavoratori di Psicologia e TFA. Scrivimi a tutor@110elode.net per aiuto tesi.