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I dadi raccontastorie (o cubi raccontastorie) sono uno strumento didattico e di crescita personale, utilizzato spesso nella metodologia dello storytelling. ne esistono tantissime varianti. Io ho comprato quelli di Tiger a pochi euro.


I Dadi Raccontastorie sono piccoli cubi che consentono di elaborare una storia e possono essere usati entro una didattica inclusiva.

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Ciascuna faccia di ogni dado può raffigurare, in modo stilizzato, un personaggio, una situazione, una risorsa o un elemento della storia, fornendo degli spunti all’immaginazione del narratore, senza vincolarlo eccessivamente ai particolari dell’elemento raffigurato.

I Dadi Racconta Storie presentano differenti versioni, a seconda della tipologia di storia che si desidera raccontare: oltre alla versione originale, più completa, esiste una versione specifica per le narrazioni che prevedono elementi fantastici e avventurosi, una incentrata sulla risoluzione di un mistero.

Il procedimento seguito da questo strumento è dunque basato sul racconto corale, che si svolge per turni a partire dall’incipit del “C’era una volta”, comune a tutte le storie.

Dunque, questo strumento può essere impiegato in classe, con la supervisione dell’insegnante, che stimola gli studenti a porsi delle domande in relazione ai temi emersi dai cubi.

Il gruppo è chiamato a lanciare i primi tre cubi, che servono come spunto per definire la figura dell’eroe o del personaggio principale.

Successivamente, vengono lanciati altri tre dadi e, in base alle indicazioni raffigurate sulle facce dei dadi, si procede a elaborare la storia.

Gli ultimi tre dadi servono a definire la conclusione della storia.

In alternativa, è possibile lanciare i dadi  contemporaneamente, disponendo quindi di tutti gli spunti per elaborare la storia e chiudere le diverse trame che vengono aperte.

Non ci sono comunque regole fisse. Il loro utilizzo dipende anche dall’obiettivo che ci si pone.

Dadi raccontastorie online

I dadi possono essere anche digitali.

Ci sono applicazioni gratuite per cellulari che consentono di tirare virtualmente i dati, anche se così viene a mancare l’elemento materiale che rende esperienziale l’apprendimento attraverso questo strumento.

Ci sono anche siti che hanno predisposto dadi da stampare su cartocino e ritagliare, costruendoli da sé. In classe può essere utile, in modo che gli alunni siano gli artefici dei loro strumenti e quindi siano motivati a utilizzarli avendoli ritagliati e colorati insieme e con le loro mani.

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Sono Stella Di Giorgio, psicologa e tutor per studenti lavoratori di Psicologia e TFA. Scrivimi a tutor@110elode.net per aiuto tesi.