Al caso clinico dell’Esame di Stato di Psicologia, è meglio scrivere paziente, utente o cliente?
Il DSM-5 è uscito in USA a Maggio 2013. La casa editrice Cortina di Milano ha acquistato i diritti di traduzione in italiano e ha pubblicato l’edizione italiana ad Aprile 2014.
Le modifiche del DSM-5 utili ai fini del caso clinico dell’Eds non sono poi così tante e così radicali rispetto al DSM-IV-Tr, quindi se hai acquisito un buon metodo di svolgimento del caso clinico e conosci i sintomi generali delle principali psicopatologie, non ci vorrà molto per studiare le modifiche del 5.
Ci sono però alcune novità terminologiche.
Il DSM-5 raccomanda ai clinici di non scrivere “soggetto“, perché passivizzante, e suggerisce di scrivere “individuo”, che è poi il termine usato anche nel DSM-5 italiano.
E’ vero che ancora tantissimi testi specialistici contengono “soggetto”, e succederà anche in futuro, perché le abitudini accademiche sono dure a morire.
Il fatto è che se lo scrive l’accademico, va bene, se lo scrive lo studente all’Esame di Stato di Psicologia e gli corregge il compito un accademico che si è impuntato su questo….allora non va bene! .
Aggiungerei che, nella terza prova, quella del caso clinico, meglio non dire “paziente“, perché secondo alcuni prof è patologizzante.
Lo stesso accade per “utente“: secondo alcuni prof indica chi si rivolge al servizio pubblico.
Lo stesso vale per “cliente“: secondo alcuni prof è troppo commerciale.
Allora, meglio optare per “individuo” oppure scrivere “persona“. Nessuno può contestare che parliamo di “persone”.
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