Molto tempo fa ho scritto un tutorial su come insegnare psicologia nelle scuole, che poi è stato ripreso da varie fonti. Era diviso in 2 parti: qui trovi la prima parte e qui la seconda parte.
La parte su come insegnare nelle scuole pubbliche è ancora valida al 90%, nel senso che prima c’era la Sissi, poi TFA, poi si è iniziato a parlare di FIT e ogni volta che è cambiato il governo, è cambiata la sigla.
Le basi per accedere sono le stesse, ma ogni volta c’è qualche requisito in più o in meno. Riguardo l’insegnamento nelle scuole pubbliche, suggerisco quindi di aggiornarsi su www.orizzontescuola.it.
La parte sulle scuole private è sempre valida ed è quella che rispecchia anche la mia esperienza. Per insegnare nelle private non parificate (nei due tutorial linkati ho scritto cosa significa) non direi di inviare curriculum, meglio presentarsi di persona e lasciarlo cartaceo. Anch’io ho fatto così, nel 2001.
Ricordo che tra invio del curriculum per posta (non erano ancora diffuse le e-mail) e presentazione di persona, ho “battuto” circa 400 istituti di recupero anni scolastici in 3 province (Latina, Frosinone, Roma). Risultato: 3 risposte. Poche, vabbè, ma più o meno il tasso medio di risposta ai curriculum all’epoca era del 2%.
Per diversi anni ho quindi incastrato 3 istituti in 3 diverse province: un giorno 2 ore di mattina su uno, poi autobus e di pomeriggio andavo in un’altra provincia a fare altre 2 ore, poi altro autobus per tornare a casa e magari di sera avevo uno studente a casa che seguivo privatamente, perché la paga era talmente bassa, anche sommando 3 collaborazioni, che non ce la facevo a coprire affitto di casa e spese.
Poi il giorno dopo la terza provincia, incastrata con altro incarico in seconda provincia, e così via.
Le ore sono cresciute gradualmente e in tutti e 3 gli istituti, devo dire che sono sempre stata riconosciuta e valorizzata, con incarichi sempre maggiori, sia a livello qualitativo che di responsabilità, fino alla proposta di coordinamento di una sede intera…che per vari motivi, rifiutai!
Cmq, non mi hanno chiamata perché ero brava o perché avessi chissà quale curriculum, anzi, ero proprio agli inizi!
Solo banalmente perché in quel momento serviva qualcuno che insegnasse quelle materie e non avevano trovato nessuno disponibile, neanche il tutor in carica: infatti erano i giorni a ridosso di Capodanno, avevano fatte varie chiamate di ricerca tutor dai curriculum arrivati e nessuno era disponibile! Io avevo dato massima disponibilità e flessibilità di orario.
Poi, lavorandoci per 6 anni, ho capito meglio come funzionano: nelle selezioni si va poco per il sottile. E’ importante avere disponibilità di orario, perché non si sa quali orari servano da coprire, bisogna adattarsi allo studente, che magari è un lavoratore e può fare lezione dopo le 18 o di sabato.
All’inizio si prendono poche ore, in genere quelle scartate da altri, perché in orari scomodi (di sera, sabato, ecc) o in periodi scomodi (estate, vacanze natalizie, ecc).
Ed è importante la flessibilità, nel senso che se quel giorno manca un tutor di un’altra materia, anche se tu non la insegni, ti metti lì e la fai lo stesso. Mi è capitato di sostituire all’ultimo minuto anche una tutor di scienze naturali che aveva avuto un contrattempo. Avevo paura, ma alla fine ho preso il libro e ce l’ho fatta, si può fare. Insomma non si va per il sottile neanche per le materie.
Rifarei l’esperienza, e direi di provare! Certo, la paga oraria già all’ora era bassissima, ma anche in altri settori in cui ho lavorato, alla fine era sempre un pianto dal punto di vista retributivo.
SE vuoi fare questa esperienza, ti direi: presentati di persona, con il curriculum cartaceo, spillando il curriculum con un altro foglio che faccia da copertina, in cui elenchi le materie che vuoi insegnare e in cui specifichi le tue disponibilità di orario (più ampie sono, meglio è) e la flessibilità, cioè il fatto che non sei vincolato/a solo alle tue materie, ma sai adattarti anche a materie affini.
Sulle elementari non ho esperienze di insegnamento, è un altro settore, però so che molte scuole nel Nord Italia sono scoperte sul sostegno quindi se una persona si presenta e si propone, se non hanno nessuno, possono chiamarla…hanno fatto così molte mie ex studentesse, senza requisiti specifici, ma siccome servivano insegnanti di sostegno e non si trovavano, allora hanno attinto anche per questi canali 😉
Spero di aver aiutato qualcuno raccontando meglio la mia esperienza :).
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