Il nuovo anno scolastico è alle porte e con esso la necessità di trovare modi nuovi ed efficaci per insegnare, dato che lalezione frontale da sola non funziona più. In questo articolo introdurremo alcune delle metodologie didattiche più comuni e discuteremo i pro e i contro di ciascuna.
Cosa sono le metodologie di insegnamento?
Le metodologie di insegnamento sono un insieme di modalità e strumenti e che aiutano gli insegnanti a insegnanre efficacemente e gli studenti ad apprendere in modo significativo e non meccanico.
Esistono molte metodologie diverse, e ognuna ha i propri vantaggi.
Alcune sono più adatte a insegnare concetti astratti, altre sono più efficaci quando si insegna la pratica.
Alcune sono più adatte agli studenti che preferiscono lavorare da soli, altre invece favoriscono il lavoro di gruppo.
Da leggere: 25 metodologie didattiche (con manuale)
Tipi di metodologie didattiche per la costruzione della conoscenza
Esistono diverse metodologie didattiche che gli insegnanti possono utilizzare in classe.
Una metodologia di insegnamento è la lezione frontale.
Il docente si trova di fronte alla classe e tiene un discorso sull’argomento.
Questo è il metodo di insegnamento più tradizionale e viene utilizzato ancora nella maggior parte delle scuole, ma ormai senza molto successo.
Gli studenti si annoiano, si distraggono o fingono di seguire.
Un’altra metodologia di insegnamento è l’apprendimento basato sui problemi, che pò essere anche una variante della lezione frontale.
In questa metodologia, agli studenti viene presentato un problema da risolvere piuttosto che una conoscenza già “precotta”.
In questo modo, la loro attenzione e motivazione a seguire la lezione viene maggiormente stimolata, almeno all’inizio.
Essi si interrogano sul problema e si attivano per pensare alla soluzione.
La lezione può essere strutturata come un percorso che li accompagni verso le possibili soluzioni, alternando parti esplicative e parti di interazione, interventi dal posto o consultazione tra compagni.
Un’altra metodologia didattica è l’apprendimento basato su progetti, in cui gli studenti lavorano su un progetto legato all’argomento che stanno studiando.
Questo tipo di apprendimento è popolare nelle classi di arti e scienze.
In queste metodologie, gli studenti imparano come affrontare una situazione complessa con passaggi chiari.
Infine, occorre fare in modo che poi i tuoi studenti sappiano come applicare il processo di risoluzione dei problemi nella vita reale fornendo esempi e facendo simulazioni.
Da leggere: l’apprendimento basato sui problemi
Importanza delle metodologie didattiche alternative alla lezione frontale
Il senso dell’apprendimento basato su problemi o su progetti è che la conoscenza non viene dispensata già pronta, finita, granitica, da ingurgitare e riprodurre all’interrogazione, ma viene costruita.
Ciò stimola maggiormente l’interesse, la motivazione e il coinvolgimento, perché la conoscenza viene percepita come il risultato delle proprie azioni e non come un corpo estraneo da innestare sul proprio.
Le metodologie didattiche sono fondamentali per lo svolgimento di un insegnamento efficace e soprattutto per un apprendimento significativo e non superficiale e meccanico.
Esistono diversi approcci, ma tutti hanno lo scopo di aiutare gli studenti a imparare in modo non mnemonico.
Vantaggi dell’applicazione delle metodologie didattiche attive
Adottando le metodologie didattiche attive, gli insegnanti possono creare un ambiente di apprendimento più vario ed entusiasmante rispetto alla noiosa lezione frontale.
Una metodologia didattica come la tecnica socratica, ad esempio, incoraggia e sfida gli studenti a riflettere su un argomento e a condividere i propri pensieri.
Questo non solo aiuta gli studenti a raggiungere un livello di consapevolezza più profondo sul tema ma anche a imparare dai propri compagni.
Cambiando il modo in cui vengono presentati i contenuti, è più probabile che gli studenti rimangano interessati e partecipino alle lezioni.
Facendo quello che si è sempre fatto (la lezione frontale), si ottiene quello che si è sempre ottenuto (noia, demotivazione e distrazione).
Da leggere: il ruolo dell’insegnante nel cooperative learning
Sfide nell’applicazione delle metodologie didattiche attive
Quando si applica una metodologia didattica alternativa alla lezione frontale, ci sono molte sfide che potresti incontrare.
La mancanza di una pianificazione accurata può portare all’insuccesso della strategia di insegnamento scelta.
Una delle maggiori preoccupazioni per l’insegnante è sapere come gestire al meglio le interazioni tra gli studenti, perché non ha ricevuto una formazione su questo e spesso si trova a improvvisare.
Ad esempio, l’uso di un metodo didattico attivo può aiutare ad avviare e mantenere in vita la conversazione, incoraggiando gli studenti a condividere idee e pensieri, ma questo può anche presentare problemi, soprattutto se gli argomenti sono controversi o provocatori.
Inoltre, i tempi possono diventare difficili da gestire se i partecipanti diventano troppo coinvolti in un dibattito o nelle risposte alle domande poste dall’insegnante.
Pertanto, è importante soffermarsi su cosa può accadere e come puoi affrontarlo prima di intraprendere qualsiasi metodologia didattica.
Suggerimento per un’implementazione di successo
Se stai cercando di mettere in atto le metodologie didattiche nella tua classe, assicurati di comunicarle chiaramente e in modo semplice, facendo esempi, introducendole gradualmente per non destabilizzare gli studenti e facendo cambiamenti piccoli, ma costanti, così da poter essere più facilmente monitorati e collaudati.
Conclusioni
In conclusione, ènon esiste una metodologia di insegnamento uguale per tutti. È importante che gli insegnanti acquisiscano familiarità con le diverse metodologie di insegnamento e che scelgano la metodologia più appropriata per gli studenti e gli obiettivi di apprendimento specifici, introducendola gradualmente, perché è nuova per loro e per gli studenti, e spesso si preferisce mandare avanti pratiche inefficaci, ma ormai conosciute, che affrontare la sfida di un cambiamento.
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