Come iniziare a lavorare da libero professionista dopo un’abilitazione o un master? Ecco la strategia del selfie, direttamente dai ricercatori di Oxford (come no…;) ).
Hai presente quando scatti un selfie con le tue amiche?
Al primo scatto Laura ha il ciuffo ribelle. Al secondo il ciuffo è domato, ma Francy è uscita con gli occhi chiusi. Riproviamo.
Al terzo scatto Martina si vede brutta e vieta a tutte di pubblicare la foto su Facebook, perché non vuole essere vista coi capelli arruffati da Marco, che vedrebbe la foto dal profilo di Anna.
Allora riproviamo di nuovo, ricontrolliamo, rimodifichiamo quello che non va bene.
Rimettiamoci in posa, scegliamo il filtro giusto. Ok, ora siamo taggabili!
Bisogna fare più scatti e più prove prima di avere la foto che accontenti tutte.
E se occorrono più tentativi, più feedback, più aggiustamenti per avvicinarsi gradualmente alla foto giusta, quanti tentativi, feedback e aggiustamenti bisogna fare per trovare (anzi creare) il lavoro dei propri sogni?
E’ difficile che si compia un percorso lineare: laurea, abilitazione, invio del curriculum, convocazione per un colloquio, lavoro, magari pure a tempo indeterminato.
Forse negli anni ’80 funzionava così,ma oggi è una rarità. Neanche il “figlio del sindaco” o il “nipote del vescovo” hanno più questo privilegio.
E’ più facile, invece, che il percorso verso il lavoro dei proprio sogni, soprattutto se si tratta di lavoro come psicologo, sia più arzigogolato.
Per questo, se sei giovane, non sai da dove iniziare, mi sento di dirti, come una vecchia zia (e in fondo non sono più così giovane): prova, fai il primo passo, anche piccolo.
Non rinviare il tuo ingresso nel mondo del lavoro psicologico a dopo il master, dopo la scuola di psicoterapia, dopo qualsiasi cosa. Altrimenti entri in un loop di rimandi continui.
Inizia ora, con un servizio piccolo, che sia per te facile da gestire, che non ti richieda grandi investimenti per farlo conoscere, che non ti esponga al rischio di fare gravi errori.
Non serve iniziare offrendo chissà quali grandi servizi sensazionali.
Non è opportuno iniziare con complicati e anche rischiosi servizi clinici.
Potrai rompere il ghiaccio con un piccolo servizio, il cosiddetto “Minimun Viable Product” (prodotto o servizio minimo funzionante).
Piano piano, amplierai l’offerta e aggiusterai il tiro, come nei selfie con le amiche ;).
Ultimi post di 110elode (vedi tutti)
- Blocco scrittura tesi di laurea: i motivi pratici e quelli psicologici - 5 Gennaio 2021
- Come valorizzare le tue esperienze sul campo? - 28 Dicembre 2020
- Come cambia il modo di apprendere? - 28 Dicembre 2020