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La formazione sui Disturbi dell’Apprendimento è solo per ricchi? Ecco strategie low-cost per iniziare


In Italia ci sono tantissimi master, di altissima qualità, sui Disturbi dell’Apprendimento, ma sono, giustamente, costosi e non tutti possono permetterseli.

Se non si hanno genitori che pagano gli studi, né si possono ottenere finanziamenti, come si fa, se uno vuole lavorare in questo settore e iniziare a fare esperienza?

Ecco 5 passi low-cost ;). 

Spero che ti possano essere utili se non puoi accedere ai master, a causa dei costi proibitivi; oppure se hai frequentato un master, e vuoi sfruttare le conoscenze acquisite, iniziando a lavorare nell’ambito dei Disturbi dell’Apprendimento.

Passo 1: leggere con attenzione i forum sulla Dislessia

Un primo passo utile può essere quello di leggere il forum http://www.dislessia.org/forum. Si tratta della community italiana di riferimento sulla dislessia, dove potrai conoscere genitori, insegnanti e giovani con DSA e leggere le discussioni con domande, dubbi e difficoltà che loro sperimentano.

Avrai così un quadro vivo della dislessia, diverso da quello a volte un po’ artefatto descritto nei manuali accademici e acquisirai molte conoscenze e strumenti che spesso non vengono spiegati all’università e nei master, ma che sono ugualmente preziosi.

Allo stesso modo, puoi iscriverti su Facebook ai tantissimi gruppi dedicati alla Dislessia, non per intervenire come esperto.

Anzi, spesso l’esperto che “pontifica” non viene tollerato, perché i gruppi sono uno spazio di mutuo-aiuto tra genitori, insegnanti o studenti (c’è da osservare poi come queste 3 categorie sono spesso in conflitto tra loro!).

Iscriverti, invece, servirà a capire i problemi più frequenti, le “tentate soluzioni”, le conoscenze già assodate e quelle mancanti tra chi vive tutti i giorni la dislessia.

Anche in questo caso, puoi costruirti un quadro completo e autentico delle difficoltà e delle emozioni di chi affronta i DSA. Non sarà quindi una visione calata dall’alto di una cattedra, bensì ricostruita dal basso, a partire dalle reali esperienze di chi convive con le difficoltà scolastiche.

Passo 2: studiare i “tutorial”

Un 2° passo preliminare per lavorare come psicologo nei DSA è scaricare i tutorial gratuiti sulla dislessia. I tutorial sono guide con informazioni e consigli pratici per genitori, insegnanti e giovani dislessici.

È opportuno, infatti, conoscere il materiale che circola su internet, perché è il punto di riferimento di molte famiglie, che spesso non hanno accesso a strumenti sofisticati.

Questi strumenti sono usati anche da molti operatori del settore. Alcuni di questi non vengono spiegati nei master, ma sono spesso strumenti operativi davvero preziosi e pratici che si usano nell’effettivo lavoro quotidiano, soprattutto nel ruolo di tutor.

Se, infatti, lavorerai con le famiglie che affrontano la dislessia, è possibile che loro stesse ti chiedano informazioni su specifici strumenti, è possibile che prima di consultare un esperto si si siano organizzate a modo loro, con risorse recuperate per vie trasversali, e che quindi è bene conoscere.

Molti tutorial sono scaricabili da www.dislessia.org, www.aiditalia.org e www.dislessiainrete.org, altri puoi reperirli digitando su Google “Dislessia tutorial” oppure “Dislessia pdf” oppure “Dislessia guide”.

Puoi ripetere la stessa ricerca su Youtube dove potrai ascoltare interviste ai massimi esperti di DSA in Italia, per restare sempre aggiornato.

Passo 3: analizzare i PDP

Il 3° passo per iniziare a lavorare come psicologo nei Disturbi dell’Apprendimento è analizzare i PDP, cioè i “Piani Didattici Personalizzati” o PEP – “Piani Educativi Personalizzati”, che sono diversi dai più noti PEI, cioè dai progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati per alunni in situazioni di handicap certificati in base alla Legge 104/92.

I PDP sono predisposti per il bambino dislessico e indicano gli strumenti dispensativi e compensativi da adottare a scuola e a casa per facilitare l’apprendimento, come da Legge 170/2010.

Spesso lo psicologo è chiamato a compilarli o a supervisionarli, insieme a famiglia e insegnanti, dunque è opportuno conoscerne la struttura e i contenuti ricorrenti, nonché le buone e le cattive pratiche (come quella di fare i PDP “a crocette” :-O!).

Puoi scaricare i PDP da Google cercando “Piano Didattico Personalizzato”, oppure “PDP Dislessia” oppure “Modello PDP DSA” e simili. Molti psicologi, insegnanti, logopedisti, neuropsichiatri, condividono in rete queste risorse, gratuitamente, per confrontarsi.

Visionandone tanti, da tutta Italia, potrai constatare la varietà dei modi con cui vengono strutturati  i PDP e anche iniziare a riconoscere quelli impostati bene e quelli con evidenti errori logici o metodologici :-O.

Passo 4: militare attivamente nell’AID

Il 4° passo per iniziare a lavorare nei Disturbi dell’Apprendimento può essere quello di iscriversi all’AID – Associazione Italiana Dislessia, che è il punto di riferimento in Italia per i DSA.

Se hai alle spalle questa associazione, avrai più opportunità di partecipare a progetti sulla dislessia, poiché le scuole spesso si rivolgono all’AID per fare corsi di formazione, screening e altre attività, piuttosto che a uno psicologo privato “isolato” (anche se ci sono molte eccezioni!).

Non basta tuttavia pagare la quota di iscrizione all’AID, ma occorre militare attivamente, ad esempio partecipando alle riunioni mensili e proponendo alle scuole la visione del filmato che l’AID ha predisposto per la sensibilizzazione dei docenti verso i DSA.

Se sei attivo e otterrai fiducia e apprezzamento da parte dei referenti dell’AID, potrai poi gestire lo sportello di ascolto sulla dislessia presso le loro sedi e successivamente condurre i loro corsi nelle scuole.

La partecipazione attiva richiede dunque tempo ed energie, ma se vuoi inserirti nel settore, tessendo relazioni con le scuole e con gli altri operatori, può rivelarsi un investimento fruttuoso e strategico, non economicamente gravoso.

Il sito web ufficiale dell’AID è http://www.aiditalia.org. Lo stesso si può fare con altre associazioni, nazionali o locali, che si occupano di queste tematiche, come l’Airipa. Un altro sito importante sui DSA è www.sinpia.eu

Passo 5: costruirsi un “nome” nel settore

Il 5° passo è costruirti un nome nel settore dei DSA, facendoti conoscere nel tuo territorio come professionista aggiornato su questo tema. Per questo, può essere utile scrivere articoli sui siti che trattano di DSA o di età evolutiva.

Grazie alle conoscenze che hai acquisito all’università e ad approfondimenti che puoi fare, puoi diventare un “contributor” per siti che si occupano di psicologia dello sviluppo.

Oppure puoi aprire gratuitamente su blogger.com o su it.wordpress.org un tuo blog a tema, per divulgare le tue conoscenze, “traducendo” i termini tecnici e le teorie in un linguaggio comprensibili anche ai non addetti ai lavori, e dialogare così con i genitori o gli insegnanti.

Oppure puoi organizzare incontri di sensibilizzazione o divulgazione in studio (prendendo una stanza in subaffitto a ore) e attuare tutte quelle strategie per farti conoscere online e sul territorio che si usano per avviare la libera professione di psicologo in qualsiasi ambito ;).

Non basta infatti essere bravi, competenti e aggiornati. Occorre che il mondo lo sappia :). In particolare, che lo sappiano le persone che possono beneficiare delle tue conoscenze.

Oltre a un classico focus didattico e contenutistico, per iniziare a lavorare è quindi importante anche un focus trasversale, su attività e abilità che ti consentono di tessere relazioni, di farti apprezzare e di accumulare gradualmente esperienza, per poi ricevere richieste e incarichi di collaborazione e crescere nel settore.

Il 1° Videocorso per lavorare come psicologo nei DIsturbi dell’Apprendimento

Qui puoi seguire il 1° videocorso dove ho spiegato strategie per lavorare come psicologo nei Disturbi dell’Apprendimento.

 

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Sono Stella Di Giorgio, psicologa e tutor per studenti lavoratori di Psicologia e TFA. Scrivimi a tutor@110elode.net per aiuto tesi.