Per la tua laurea in psicologia, puoi svolgere una tesi compilativa o sperimentale. In realtà ci sono tante tipologie di tesi, ma soffermiamoci su queste, che sono le principali.
Tesi compilativa in psicologia
Ecco 3 indicazioni per una tesi compilativa.
1) Quali materiali consultare
La tesi compilativa richiede di sintetizzare e analizzare criticamente le fonti su un argomento.
Le fonti sono gli articoli scientifici in inglese o i testi scientifici recenti su quell’argomento.
Per le tesi, infatti, non bisogna attingere a siti web o a wikipedia, perché non sono fonti scientifiche.
2) Cosa scrivere nella tesi compilativa
Per scrivere una tesi compilativa in psicologia, dopo aver individuato le fonti, occorre rielaborare contenuti, fare confronti, per non ridurre tutto a un mero riassunto.
Immagina di far dialogare tra loro le varie fonti che analizzi, restando però super-partes.
3) Come suddividere la tesi compilativa
Se si tratta di una tesi triennale di 30/50 pagine, puoi dividerla in 3 capitoli.
Se si tratta di una tesi magistrale, che mediamente è di 100 pagine, puoi dividerla in 5 capitoli.
Ovviamente non è una regola fissa!!!
Tesi sperimentale
Ecco 3 indicazioni per una tesi sperimentale
1) I capitoli compilativi della tesi sperimentale
La tesi sperimentale ha comunque anche capitoli compilativi, di analisi delle fonti.
Quindi, questo tipo di tesi richiede comunque di individuare e analizzare articoli di ricerca recenti e in inglese su un argomento.
2) Come suddividere la tesi sperimentale
Dopo i capitoli sperimentali, puoi esporre la tua ricerca, che può occupare uno o due capitoli e si può articolare in questi paragrafi:
- Obiettivo e ipotesi
- Soggetti coinvolti
- Procedure di somministrazione
- Descrizione degli strumenti
- Modalità di analisi dei dati
- Risultati
- Discussione
Attenzione! Ovviamente si tratta di una scaletta orientativa, non è una regola fissa, poi ogni professore la modifica a modo suo.
3) L’analisi dei dati
La parte più difficile delle tesi sperimentali è l’analisi dei dati, generalmente costituiti da output di SPSS, un software di analisi statistica.
Generalmente si fanno correlazioni o anova (analisi della varianza).
A volte, il relatore o l’assistente aiuta il laureando a fare l’analisi dei dati.
Altre volte, viene lasciato solo ed è costretto a rivolgersi a tutor che fanno analisi dei dati. Se ti serve aiuto, contattami.
Tesi compilativa e sperimentale: differenze di punteggio
E’ vero, spesso le tesi sperimentali consentono di ottenere punteggi più alti.
Infatti, il relatore ricompensa il laureando, che ha svolto un lavoro impegnativo, di somministrazione di test, spesso di ricerca di soggetti, di analisi e discussione dei dati.
Però, dipende sempre dal relatore.
Ci sono relatori che danno voti più alti a tesi compilative che a quelle sperimentali.
Quindi, fare una tesi sperimentale non garantisce il massimo dei voti.
Dipende anche dal tipo di ricerca svolta e da quanto il relatore la ritiene impegnativa.
Allo stesso modo, fare una tesi compilativa non preclude punteggi alti. E’ tutto relativo.
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